Pian Gelassa è una località del comune di Gravere, situata a 1.536 metri s.l.m.
Immersa in splendide pinete e con un panorama mozzafiato, è un classico esempio di “progetto turistico”pensato solo su carta.
L’ambizioso progetto di questo centro turistico nacque nel 1964 a cura del “Consorzio valorizzazione delle zone montane depresse”; il maggior azionista era il costruttore Romolo Pomponio.
In cinque anni vennero costruiti impianti di risalita e servizi, un ristorante, un albergo, tre skilift e quattro condomini.
Nel 1969, dopo il fallimento di Pomponio, la stazione sciistica parzialmente abbandonata, passò alla famiglia Valle, proprietaria della cava Rotunno di Caprie e creditrice dello stesso Pomponio.
A mettere in ginocchio il complesso furono le valanghe che spazzarono via parte degli impianti, nonostante la famiglia Valle sia intervenuta con opere prevalanghe per centinaia di milioni.
Nel 1993 l’intera area fu acquistata, per meno di tre miliardi, dall’Europro di Latina che presentò nell’anno successivo un progetto da quaranta miliardi.
Tutto doveva essere pronto per i Mondiali del Sestriere del 1997, ma l’Europro rinunciò al progetto e, come accordi presi precedentemente, tutto tornò di proprietà di Giacomo Valle.
Problemi legati alle valanghe, all’accesso tortuoso e la mancanza di un
collegamento con Pian del Frais hanno causato una prima crisi mai superata.
Non vi è al momento alcun progetto di risanamento dei siti e non si intravede alcuna possibilità di riutilizzare le strutture esistenti.
