Stagno di Oulx

Era il 1860 quando da una torbiera situata nel comune di Oulx, in alta Val Susa, vennero prelevate grandi quantità di materiale necessario alla costruzione della Galleria del Frejus.
La depressione creatasi nel terreno in seguito all’estrazione fu colmata in breve tempo dalle acque delle sorgenti poste alla base del vicino monte Cotolivier: nacque così un piccolo lago, il Lago Borello, conosciuto anche come stagno di Oulx.

Ben presto il bacino, grande circa come 4 campi da calcio, fu colonizzato da piante ed animali tipici delle zone umide.
Tra gli steli delle canne di palude che circondavano lo specchio d’acqua si insediarono alcune specie vegetali oggi rare in tutto l’arco alpino come una piccola orchidea dai fiori bianchi, la gramigna liscia, l’aglio romano, il giunco nero delle paludi; il bosco circostante composto da betulle e pini silvestri si arricchì di esemplari di frangola e salice strisciante.
Le acque del lago divennero rifugio per una ricca popolazione dell’oramai rarissimo gambero di fiume, per numerosi uccelli acquatici stanziali e di passo, per variopinte libellule tra cui la rara Sympetrum vulgatum, che oggi soltanto qui, in Italia, trova le condizioni idonee per riprodursi.

a cura di  UMB21VIDEO50

 

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